Pagine

venerdì 12 dicembre 2014

LE BUGIE DI TAP – parte 999… (abbiamo perso il conto) /a




Comitato NO TAP

La campagna pubblicitaria che sta conducendo Tap in cui, attraverso un video su youtube, dichiara che la centrale di depressurizzazione e misurazione del gas non è un impianto industriale, è falsa e scorretta poiché si vuole tentare di tranquillizzare le persone alterando la realtà oggettiva dei fatti con affermazioni prive di ogni fondamento tecnico e giuridico.
Infatti se questa società svizzera fosse davvero corretta con i cittadini e le imprese del territorio, come si dichiara, dovrebbe quantomeno spiegare prima cos’è un impianto industriale. Perché se non è un impianto industriale, cosa dovrebbe essere allora un complesso di tubi, sfiati e caldaie da poco meno 10 MW, che in un’area recintata per 160mila mq, abbassa la pressione del gas metano da 145 a 75 barG? Non si può certo pensare che sia un impianto civile di un condominio!
Basta una semplice ricerca tra la letteratura tecnica prevalente e si ritrova che “l’impianto industriale è un complesso di macchine, apparecchiature e servizi atti a permettere la trasformazione di materie prime o derivati in prodotti finiti. (…) Le trasformazioni sono di natura tecnica (fisica o chimica), con variazione di composizione chimica, dello stato fisico (come la pressione del gas!), della forma, delle dimensioni, dei pesi...”
E questa era la definizione riportata dal Pareschi, uno dei più diffusi testi sui principi generali di progettazione di impianti industriali.
Bisogna tenere presente che non esiste una definizione normativa di impianto industriale, ma il mondo tecnico e scientifico ha provveduto da decenni a darne una, che a quanto pare Tap sembra ignorare.
Quello che invece esiste già sono le leggi sulla sicurezza degli impianti industriali, che distinguono quelli considerati a rischio di incidente rilevante, i quali devono rispettare la normativa Seveso, da tutti gli altri impianti industriali che devono rispondere comunque a specifiche normative sui processi industriali, appunto, regolamentati dalla legge sulla sicurezza del lavoro (D. Lgs. 81/2008). E proprio su questo ultimo punto, c’è già un contenzioso al Tar con il comitato tecnico regionale per il rischio industriale, che ha dimostrato come questo gasdotto sia anche sottoposto a rischio di incidente rilevante.
Noi non gridiamo al lupo cattivo senza motivo, ma siamo qui a contare le bugia una dopo l’altra, ormai abbiamo perso il conto. Sempre più forte, ‪#‎NOTAP

Nessun commento:

Posta un commento