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mercoledì 18 dicembre 2013

NO TAP ne qui ne altrove - cosa è? - perchè siamo contrari? -



Trans Adriatic Pipeline è un progetto per la costruzione di un mega-gasdotto che porterà il gas dei giacimenti dell'Azerbaijan fino in Europa con approdo a San Foca.
San Foca è una località Salentina famosa per il suo mare cristallino e per la pesca, con un entroterra pieno di ulivi e paesaggi naturali di pregiato valore.
Noi ci opponiamo alla costruzione di questa megastruttura e diciamo no, ne qui ne altrove, perché il progetto parte con dei presupposti poco chiari.
Il gasdotto sarà finanziato utilizzando Project-bond ed è ritento strategico dal governo italiano. Questo permetterà a TAP di percorrere un processo autorizzativo agevolato e, in ultima istanza, di andare in deroga agli strumenti previsti  per la  pianificazione e lo sviluppo del territorio. La società che lavora per la realizzazione del gasdotto transadriatico  ha sede a Baar, noto paradiso fiscale, e un capitale sociale irrisorio se commisurato all'entità dell'opera. Non  è chiaro quindi perchè l'opera sia stata, e sia ancora , sponsorizzata da personaggi politici locali e nazionali. La strategicità dell'opera ci sembra esclusivamente nominale e strumentale  in quanto non giustificata e ingiustificabile a causa della diminuzione dei consumi del gas e della mancanza di benefici per i cittadini italiani.
Diciamo no, quindi, non solo per l'impatto ambientale e sulla salute, per un progetto carente in molti dei suoi punti essenziali - questo lo facciamo dire da tecnici molto più esperti di noi-  lo diciamo soprattutto perché ci sembra che si stia cercando di realizzare l'ennesimo mega-mostro a uso e consumo dei soliti noti. Crediamo che i soldi investiti, da parte dell'Europa e da parte dell'Italia, in questo progetto, possano essere indirizzati verso altre frontiere che non siano il fossile ma le rinnovabili elaborando un nuovo piano energetico europeo e italiano. E' necessario che le risorse vengano impiagate per arginare la crisi e non, come già accaduto con Ilva, Cerano, TAV, etc. per impoverire, attraverso strategie energetiche anacronistiche, le  popolazioni locali e le future generazioni  su cui ricadranno le spese irrazionali di oggi.

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